CGIL, CISL, UIL, ANCI e USP, son scese oggi in piazza per denunciare gli effetti drammatici della crisi che travolgono in Sardegna interi settori, territori e popolazioni, nelle zone interne, nelle città, nelle campagne, nell'industria e nei servizi, causando povertà e disoccupazione, soprattutto giovanile, e la ripresa dell'emigrazione. Eravamo in tanti convenuti da tutte le parti della Sardegna. Il malessere e la rabbia ditutti era forte come la convinzione che, sinchè non cambierà il timoniere, sarà difficile invertire la rotta.
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